Il Sistema Duale a due anni dall’inizio della sperimentazione

La Formazione Professionale è una delle colonne portanti del nostro territorio. E il Sistema Duale ne aumenta l'efficacia per aziende e giovani.

CNOSFAP veneto scuole di formazione professionale e sistema duale

L’EVOLUZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO

La Formazione Professionale è una delle risorse che il nostro paese ha a disposizione per supportare il mercato del lavoro, le aziende del territorio, e il futuro professionale dei nostri giovani. Un’attenzione al mondo del lavoro che è particolarmente sentita all’interno delle Scuole di Formazione Professionale della rete CNOS-FAP.

Il 12 ottobre 2017 il Direttivo Nazionale CNOS-FAP si è riunito per analizzare i risultati dei primi due anni di sperimentazione del sistema duale. I dati, presentati dal dott. Gotti, danno una panoramica molto interessante di questa modalità formativa, che vede coinvolte in stretta sinergia scuole e mondo del lavoro.

Don Enrico Peretti, direttore del CNOS-FAP, ha ricordato come il carisma delle Scuole Salesiane sia aiutare i ragazzi a costruire la propria autonomia personale, entrando da protagonisti nel mondo del lavoro. Una transizione, quella tra scuola e mondo del lavoro, che deve avere una particolare attenzione anche secondo il dott. Rosina Alessandro, coordinatore del “Rapporto giovani dell’Istituto Toniolo”. Una sfida raccolta dalle Scuole di Formazione Professionale, con ricadute positive sia sul singolo individuo che sul territorio.

Un attenzione al mondo del lavoro, quello delle Scuole di Formazione Professionale CNOS-FAP, che dovrà accompagnare i nostri giovani attraverso la trasformazione delle tecnologie e del lavoro così come lo conosciamo oggi. L’automazione all’interno delle aziende avrà un ruolo sempre più importate. Ecco perché è fondamentale che la formazione dia ai nostri giovani gli strumenti necessari per affrontare il mondo del lavoro con strumenti all’avanguardia e con una visione di insieme che permetta di poter spendere le proprie competenze in modo efficace.

Un’attenzione che deve partire anche dalla famiglia, protagonista insieme alla scuola nell’accompagnare i giovani verso il loro futuro professionale. Secondo il dott. Ermanno Rondi di Confindutria, nei prossimi 5 anni le aziende avranno bisogno di 94.000 addetti del settore meccanico, 49.000 dell’alimentare, 47.000 del tessile, 5.000 del chimico e 77.000 dell’ICT.

LA RELAZIONE DEL CNOS-FAP A DUE ANNI DALL’INIZIO DELLA SPERIMENTAZIONE DEL SISTEMA DUALE

Sono 148 le Scuole di Formazione Professionale aderenti a CONFAP e a FORMA. Gli allievi coinvolti nelle azioni in sistema duale sono stati 3.931, il 61% appartenenti alla Regione Veneto, alla Regione Lombardia e alla Regione Piemonte.

CNOSFAP veneto sistema duale 3931 allievi coinvolti

Le regioni hanno puntato prevalentemente sull’alternanza rinforzata (400 ore), alcune sull’impresa formativa simulata, solo 10 sull’apprendistato. I centri CNOS-FAP hanno puntato il 56% sull’alternanza, il 22% sull’apprendistato ed il 22% sull’impresa formativa.

CNOSFAP veneto quali azioni portano avanti le regioni

CNOSFAP veneto sistema duale cosa hanno fatto i centri CNOS

Il 77% delle aziende contattate dalle Scuole di Formazione Professionale CNOS-FAP sono piccole (il dato è del 91% a livello nazionale), il 18% sono medie (il dato è del 7% a livello nazionale) ed il 7% sono grandi (il dato è del 1% a livello nazionale). Da questa analisi si evince che le Scuole di Formazione Professionale CNOS-FAP hanno maggiore capacità di relazionarsi con le grandi imprese.

Inoltre le azioni in sistema duale risultano molto efficaci per rinforzare la sinergia tra scuola e mondo del lavoro. Il 20% delle aziende sono “nuove”, quindi l’esperienza del Duale ha portato anche ad aprirsi a nuove realtà. Ogni 100 aziende contattate, ben il 66% ha aderito alla proposta.

CNOSFAP veneto sistema duale efficacia dialogo con grandi aziende

CNOSFAP veneto sistema duale agevola nuove collaborazioni scuola mondo del lavoro

CNOSFAP veneto sistema duale le aziende ci credono

Quali sono le criticità riscontrate dall’esperienza fatta?

  • Opposizione dei consulenti del lavoro (mancata conoscenza del contratto di apprendistato).
  • Mancata conoscenza della normativa da parte dei datori di lavoro.
  • Mancanza di tempo da parte delle aziende per seguire i ragazzi.
  • Resistenza per le incombenze burocratiche.

Il 53% delle Scuole di Formazione Professionale si è fatta carico quindi di fornire adeguata consulenza per agevolare le iniziativa formative che rientrano nel sistema duale. Per aumentare ancora di più l’efficacia dei percorsi formativi sarà necessario snellire la documentazione da produrre e rendere più flessibile la gestione dei calendari e la gestione degli esami.

Due anni fa la sperimentazione del sistema duale era percepita come una criticità. Ora il 98% delle Scuole di Formazione Professionale la percepisce come una opportunità.

Solo l’8% degli studenti ha incontrato difficoltà. La soddisfazione tra gli studenti raggiunge l’83%, a sottolineare che la sinergia tra scuola e mondo del lavoro, se realizzata con attenzione all’utente finale, ai giovani, riesce a generare efficacia per il futuro dei nostri studenti e per quello delle aziende del territorio.

CNOSFAP veneto sistema duale necessario snellire burocrazia

CNOSFAP veneto sistema duale opportunità per 98% dei CFP

CNOSFAP veneto sistema duale giovani soddisfatti per 83%

COMUNICATO STAMPA REGIONE VENETO: IN VENETO UN’AZIENDA SU 3 DISPONIBILE AD ACCOGLIERE GLI STUDENTI

Dal Comunicato Stampa della Regione del Veneto del 13 ottobre 2017

“L’alternanza scuola-lavoro è una buona occasione di conoscenza diretta del lavoro, sia come competenze e ambiente, sia per farsi conoscere e per coinvolgere le imprese a offrire una opportunità ai giovani. Non lo dico per partito preso, ma forte delle tante e positive esperienze in Veneto, dove un’azienda su 3 è disponibile ad accogliere studenti per esperienze di alternanza”. L’assessore regionale alla scuola e al lavoro replica così alla protesta degli studenti scesi oggi in piazza in 70 città italiane per contestare le modalità applicative di questa offerta formativa.

“Il Veneto è stata la prima regione in Italia a sperimentare l’alternanza scuola-lavoro nel 2003, e a codificarla come elemento strutturale dell’offerta formativa nel ‘sistema educativo’ provando ad introdurla anche nei licei, prima che diventasse un obbligo nazionale – ricorda l’assessore – Con 22 mila aziende che quest’anno hanno inserito studenti in alternanza, vale a dire una su 3, siamo la seconda regione in Italia, dopo la Lombardia, a dare applicazione a questa opportunità di orientamento, formazione e crescita umana. Negli ultimi cinque anni sono stati 15 mila gli studenti che in Veneto hanno vissuto esperienze di alternanza scuola lavoro, grazie alla disponibilità delle imprese e degli enti di formazione e ai 418 progetti finanziati con 5 milioni di euro dalla Regione”.

“In Veneto scuola e lavoro sono un binomio sin dall’Ottocento – prosegue – I grandi istituti tecnici e professionali del territorio che hanno fatto crescere le imprese del ‘mitico Nordest’ hanno nel loro Dna costitutivo l’aula-laboratorio e il rapporto diretto con il mondo del lavoro. Un filo diretto, quello tra scuola e azienda, testimoniato anche dai 30 mila tirocinanti ospitati ogni anno nelle imprese venete: 7 su 10 si concludono con l’ingresso nel mondo del lavoro ”.

“Ai ragazzi che oggi protestano per la scarsa qualità delle proposte di alternanza – conclude l’assessore – rivolgo un invito: non boicottate un approccio diretto con il mondo e la cultura del lavoro, ogni esperienza serve per orientarsi, crescere, maturare, farsi apprezzare e guadagnare in autostima e consapevolezza”.

 

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