Ottimi risultati per il Programma Regionale FSE

L'Assessore Elena Donazzan sottolinea l'efficacia del Programma Regionale FSE, sia come programma svolto che come obiettivi perseguiti.

FSE bene il programma in veneto

Ottimi risultati dal Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo (FSE), si in termini di progressi, sia in termini di obiettivi raggiunti. È quanto dichiarato dall’Assessore Elena Donazzan, che sottolinea come il fondo sociale europeo abbia aiutato le aziende a migliorare la loro competitività, e le persone ad incrementare la loro occupa abilità.  Al 31 maggio le risorse stanziate ammontano al 43% del totale a disposizione, prevalentemente nell’asse Occupabilità. Bene anche Garanzia Adulti.

“Il plauso ottenuto non può che confortarci e indurci a proseguire lungo il cammino tracciato in questi anni, caratterizzato da interventi a misura d’uomo e d’impresa. La Commissione europea ci ha infatti elogiati per aver utilizzato in modo virtuoso le risorse del Fondo Sociale Europeo, per aver apportato innovazione nella pubblicazione amministrazione e per non aver lasciato indietro nessuno, aiutando le aziende a migliorare la loro competitività e le persone ad incrementare la loro occupabilità”.

È quanto dichiara l’assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro, Elena Donazzan, che oggi è intervenuta a Venezia al Comitato di Sorveglianza del Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo (FSE) 2014-2020, un momento di incontro e dibattito volto a verificare l’attuazione del Programma stesso e i progressi compiuti nel conseguimento dei suoi obiettivi. Hanno preso parte ai lavori – oltre all’assessore e ai rappresentanti delle autorità di gestione, certificazione e audit – le organizzazioni datoriali, sindacali e degli enti locali, il capo Area Capitale Umano e Cultura della Regione del Veneto, Santo Romano.

A fronte di un piano finanziario complessivo del Programma Operativo pari a 764 milioni di euro per tutte le annualità, comprensivo della riserva di efficacia dell’attuazione, al 31 maggio 2017 risulta stanziato il 43% delle risorse, corrispondente ad un importo di 327 milioni. Per risorse stanziate si intendono quelle attivate tramite apposite procedure amministrative (prevalentemente bandi pubblici) finalizzate alla selezione dei progetti ammissibili. In seguito all’adozione del Programma, la Giunta regionale ha approvato complessivamente 61 procedure di attivazione per la selezione dei progetti nell’ambito di tutti gli assi previsti.

L’asse sul quale è stato stanziato il maggior ammontare di risorse è il primo – Occupabilità (oltre 137 milioni, corrispondenti al 45% dell’importo programmato sull’asse), seguito dall’asse 3 – Istruzione e Formazione (110 milioni, corrispondenti al 44% dell’importo programmato sull’asse) e dall’asse 2 – Inclusione Sociale (60 milioni, corrispondenti al 39% dell’importo programmato sull’asse).

L’attivazione delle risorse ha consentito di selezionare complessivamente 2.050 progetti, per i quali risultano al 31 maggio 2017 impegni giuridicamente vincolanti dei beneficiari per un importo di 228 milioni, corrispondenti al 30% del piano finanziario totale. L’ammontare maggiore di risorse impegnate si riscontra in corrispondenza dell’asse l’asse 1 – “Occupabilità” (103 milioni, pari al 34% dell’importo programmato sull’asse) seguito dall’asse 3 – “Istruzione e formazione”, che registra impegni pari a quasi 78 milioni. Gli impegni sull’asse 2 sono pari a 39 milioni e per le misure di assistenza tecnica risultano impegnati sul bilancio regionale pluriennale complessivamente oltre 8 milioni, corrispondenti al 27% delle risorse disponibili sull’asse.

Nel corso del dibattito sono state espresse pertanto parole di elogio sia per l’efficace operatività dimostrata dalla Regione del Veneto nell’adempiere con tempestività a tutte le fasi procedurali propedeutiche all’avvio della programmazione, sia per la gestione delle risorse messe a disposizione dall’Unione europea in questa prima fase di programmazione attivando numerose iniziative.

Per l’anno successivo si stima un’accelerazione della spesa su tutti gli assi, inoltre l’ammontare cumulato complessivo delle spese certificate previsto al 31 dicembre 2018 è di circa 230 milioni, con una distribuzione tra gli assi che evidenzia una situazione migliore per gli assi 1 – “Occupabilità” (101 milioni a fronte di 70 milioni di target) e 3 – “Istruzione e formazione” (81 milioni a fronte di 58 milioni di target).

“Al Comitato di Sorveglianza – sottolinea Donazzan – abbiamo voluto portare alcune testimonianze, in particolare quelle di due ragazze, Agata ed Elisa, che dopo le scuole superiori nel settore del turismo hanno intrapreso il percorso di istruzione tecnica superiore sul turismo, che ha la sua sede principale a Jesolo, e che è stato valutato come il migliore d’Italia. Ebbene, queste due ragazze alla fine del percorso hanno ottenuto un contratto a tempo indeterminato quando prima facevano fatica a trovare lavoro”.

“Non solo – aggiunge la referente regionale – al tavolo di lavoro del Comitato abbiamo voluto che venisse portata anche un’altra esperienza: quella di Garanzia Adulti, intervento con cui abbiamo dedicato espressamente misure per prendere in carico i disoccupati con più di 50 anni, che abbiamo accompagnato in percorsi di ricollocazione sul mercato del lavoro regionale e di autoimpiego. La buona pratica presentata oggi, pertanto, fa riferimento ad un progetto realizzato nel Padovano e attraverso cui 128 persone, rientranti nel target di Garanzia Adulti, hanno trovato una nuova opportunità di formazione per l’adeguamento delle competenze, di lavoro o di percorsi finalizzati all’apertura di nuove start up”, conclude Donazzan.

Fonte: Comunicato Stampa Regione del Veneto

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