Oltre il 52% dei fondi FSE sono già stati assegnati dalla Regione del Veneto per il settennio 2014/2020, con 3162 progetti finanziati. Progetti che hanno coinvolto a fine 2017 oltre 85 mila persone e che si stima arrivino a coinvolgerne a fine 2018 circa 140 mila.
Il numero più alto dei progetti è stato finanziato nell’asse occupabilità. A seguire i progetti di inclusione sociale.
Risultano già impegnate per oltre il 43 per cento anche le risorse per l’istruzione e la formazione.
Superato il giro di boa della verifica di metà ciclo, la Regione Veneto risulta aver stanziato oltre il 52 per cento dei 764 milioni del fondo FSE programmato per il settennio 2014-2020. I 3162 progetti finanziati con il programma operativo regionale del Fondo Sociale Europeo per creare ‘occupabilità’, inclusione sociale, istruzione e formazione, hanno ricevuto assicurazioni di pagamento per oltre 100 milioni di euro, dei quali già certificati 62,8 milioni.
Sono questi i risultati più evidenti del monitoraggio annuale condotto dall’Autorità di gestione del Fondo Fse della Regione Veneto. Al 31 dicembre dello scorso anno, il Veneto aveva impegnato il 41 per cento delle risorse programmate e risultavano già conclusi 534 dei 3162 progetti selezionati. In termini di ricaduta sociale, i progetti veneti finanziati con il Fondo sociale europeo hanno coinvolto a fine 2017 oltre 85 mila persone, tra occupati, inattivi e disoccupati. Cifra destinata a superare i 140 mila destinatari a fine 2018, stando al ‘ruolino di marcia’ delle iniziative in atto.
A fare la parte del leone per numero di progetti finanziati, importi e destinatari è l’asse ‘occupabilità’, con ben 1850 progetti selezionati, 14 mila imprese coinvolte come partner, 43.300 partecipanti avviati a iniziative di orientamento, inserimento lavorativo, ricollocazione e formazione, per un totale di 129,4 milioni di euro già impegnati nel quadriennio 2014-2017.
Segue, a ruota, per risorse stanziate e performances di risultato, l’asse dedicato ai progetti di inclusione sociale, con 504 iniziative selezionate, 929 imprese coinvolte, 12.904 partecipanti e oltre 57 milioni di risorse già impegnate. Le iniziative più rilevanti finanziate sinora sono la sperimentazione dell’assegno per il lavoro per i disoccupati, percorsi di inclusione sociale per gli iscritti alle liste del collocamento, l’inserimento lavorativo temporaneo di disoccupati privi di ammortizzatori sociali, la sperimentazione di atelier aziendali e di percorsi di valorizzazione degli antichi mestieri.
Risultano già impegnate per oltre il 43 per cento anche le risorse per l’istruzione e la formazione: al 31 dicembre 2017 erano stati selezionati 747 progetti di formazione, che hanno coinvolto 321 imprese e 28.463 partecipanti, di cui oltre 27 mila giovani under 25, per un totale di 110 milioni di risorse impegnate sui 118,7 stanziati ad inizio ciclo. I progetti in questione sono stati rivolti ad integrare e qualificare il terzo anno di formazione nei percorsi professionali, a sostenere gli indirizzi degli Its-Academy del veneto per la formazione dei super-tecnici e per qualificare progetti di alternanza e di mobilità tra scuola e impresa e da e per l’estero (2471 studenti coinvolti nel programma Move).
Infine per quanto riguarda il quarto ‘asse’, cioè il miglioramento della capacità istituzionale di fare rete, sono stati 51 i progetti selezionati, 124 le imprese coinvolte e 269 i partecipanti, con quasi 5 milioni di risorse già impegnate sui 15,7 milioni programmati. Tra i progetti già avviati si segnalano quello per il miglioramento dell’efficienza degli uffici giudiziari in Veneto, con il ‘prestito’ a carico della Regione veneto di personale, e quelli per l’internazionalizzazione della pubblica amministrazione.
“La verifica dell’andamento dell’utilizzo del Fondo sociale europeo da parte delle autorità comunitarie e nazionali è sempre un momento importante per la Regione per dimostrare la capacità di svolgere la complessa funzione di programmazione europea e verificare il suo impatto nel contesto del mondo del lavoro e sulla competitività delle imprese venete – commenta l’assessore regionale al lavoro, all’istruzione e alla formazione – La rendicontazione presentata oggi, con all’orizzonte ormai la conclusione del ciclo settennale, dimostra che la Regione ha saputo realmente ed efficacemente accompagnare le nostre imprese, i lavoratori e gli studenti verso le nuove competenze, i nuovi mercati, le esigenze di innovazione. Innovazione, nuovi mercati e nuove competenze sono i requisiti della crescita e dello sviluppo dell’economia del Veneto, che si focalizzano in particolare sul manifatturiero e sulla vocazione turistica e culturale. Il ‘punto di forza’ nella programmazione dei fondi Fse 2014-2020 è stato nel coniugare l’azione di soggetti pubblici e privati, formazione e lavoro, accademia e azienda. E i risultati, di qualità e quantità, dimostrano la bontà delle nostre scelte”.
Comunicato Stampa N° 712 del 29/05/2018
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