Bando cittadinanza attiva Regione Veneto

Presentato il nuovo bando della Regione del Veneto per favorire l'inserimento lavorativo di disoccupati di lunga durata e persone a rischio.

progetti a sostegno dei disoccupati e delle persone a rischio

Il presente avviso, incardinato sull’Asse II Inclusione Sociale, intende favorire l’occupabilità di soggetti svantaggiati nel mercato del lavoro e di contrastare la disoccupazione di lunga durata attraverso l’attuazione di iniziative finalizzate all’impiego temporaneo e straordinario in lavori di pubblica utilità.

In particolare, il provvedimento si inserisce nella cornice delle azioni a sostegno dell’Obiettivo Tematico 9 del Fondo Sociale Europeo per il periodo 2014-2020 e della priorità d’investimento 9.i, il cui risultato atteso è quello di realizzare interventi multi professionali e sperimentali orientati a rendere effettiva l’inclusione sociale attiva dei destinatari.

Nello specifico il conseguimento dell’obiettivo è volto a consentire un sensibile incremento del tasso di partecipazione attiva dei soggetti disoccupati nel mercato del lavoro. In particolare ci si attende che i cittadini, attraverso la partecipazione ai progetti di pubblica utilità e cittadinanza attiva, riescano a raggiungere i requisiti per la pensione, oppure siano assunti stabilmente, o almeno a tempo determinato, dalle realtà presso le quali hanno svolto l’esperienza di lavoro, o da altre su presentazione delle stesse.

Le risorse disponibili per la realizzazione dei progetti di lavoro di pubblica utilità ammontano complessivamente a Euro 8.000.000,00.

L’intervento dell’Assessore Elena Donazzan

È stato presentato questa mattina (n.d.r. 11 aprile 2017) a Venezia il nuovo bando della Regione del Veneto per favorire l’inserimento lavorativo di disoccupati di lunga durata e persone a rischio di esclusione sociale attraverso progetti di pubblica utilità e cittadinanza attiva promossi dalle amministrazioni locali.

L’iniziativa rappresenta la prosecuzione di un’esperienza attiva in Veneto dal 2009 e che solo con l’ultima edizione della misura ha consentito di offrire un’opportunità lavorativa a circa 1.600 disoccupati attraverso il coinvolgimento del 70% dei Comuni veneti.

L’obiettivo è duplice: da un lato, assicurare un sostegno al reddito a disoccupati over 30 privi di tutele e soggetti maggiormente vulnerabili e, dall’altro, stimolare la ricerca attiva del lavoro e favorire la rioccupazione. Accanto a esperienze di lavoro in attività a beneficio della cittadinanza, quali servizi bibliotecari e museali, attività di abbellimento urbano e rurale, custodia e vigilanza, assistenza agli anziani e supporto scolastico, gli interventi prevedono, infatti, misure di ricerca attiva del lavoro tramite attività di orientamento e accompagnamento.

Il bando, che prevede un finanziamento complessivo di 8 milioni di euro, rientra nell’ambito degli interventi previsti dal POR FSE 2014-2020 per promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione.

Crediamo molto in questa iniziativa perché ci consente di dare una risposta non assistenziale a padri e madri di famiglia che si ritrovano fuori dal mercato del lavoro e senza reddito, e che normalmente si rivolgono ai servizi sociali e, in primo luogo, ai Comuni per ottenere un aiuto concreto. Abbiamo deciso di rifinanziare i lavori di pubblica utilità proprio sulla base delle richieste che ci sono arrivate dal territorio, anche in virtù dei risultati raggiunti in questi anni, con un tasso di occupazione a 12 mesi dalla conclusione del 73,2% dei partecipanti. L’obiettivo non è solo quello di fornire un sostegno al reddito a quanti hanno perso il lavoro e si ritrovano senza tutele, ma anche rimotivare queste persone, stimolarle nella ricerca attiva di un nuovo lavoro e dar loro gli strumenti per una permanenza stabile nel mercato del lavoro.

Il bando 2017 prevede un contributo di 5 mila euro, a copertura parziale del costo del lavoro, per ogni persona occupata con contratto a tempo determinato di almeno sei mesi, con un impegno settimanale di almeno 20 ore di lavoro, oltre a un riconoscimento di importo variabile per le attività di orientamento e accompagnamento al lavoro.

I Comuni, in partenariato con enti accreditati per i servizi al lavoro, associazioni, enti no profit e altri partner aziendali, possono presentare i propri progetti di pubblica utilità e cittadinanza attiva entro l’8 maggio 2017.

Destinatari

Sono destinatari dell’intervento disoccupati di lunga durata, non percettori di ammortizzatori sociali e sprovvisti di trattamento pensionistico, oppure disoccupati svantaggiati e a rischio di esclusione sociale e povertà, residenti o domiciliati in Veneto, con più di 30 anni di età.

In particolare i destinatari devono rientrare in una delle due seguenti categorie:

  • Soggetti disoccupati, privi o sprovvisti della copertura degli ammortizzatori sociali, così come di trattamento pensionistico, iscritti al Centro per l’impiego, alla ricerca di nuova occupazione da più di 12 mesi;
  • Soggetti maggiormente vulnerabili, ovvero persone con disabilità, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, della legge 68/1999, oppure persone svantaggiate, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della legge n. 381/1991, vittime di violenza o grave sfruttamento e a rischio di discriminazione, beneficiari di protezione internazionale, sussidiaria ed umanitaria, altri soggetti presi in carico dai servizi sociali, a prescindere dalla durata della disoccupazione.

Soggetti proponenti

Al fine di perseguire la logica del lavoro in rete per un’efficace integrazione delle competenze, i progetti a valere sulla presente Direttiva possono essere presentati, pena l’inammissibilità della proposta, da un partenariato pubblico-privato, composto da:

  • uno o più Comuni, o loro enti strumentali o società da essi partecipate, in veste di soggetto proponente,

e, obbligatoriamente,

  • uno o più Soggetti iscritti nell’Elenco regionale degli Enti accreditati per i Servizi al Lavoro di cui alla L.R. n. 3/2009 art. 25 “Accreditamento” e/o Soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento ai sensi della DGR n. 2238 del 20 dicembre 2011 “Approvazione del sistema di accreditamento allo svolgimento dei Servizi per il lavoro nel territorio della Regione Veneto (art. 25 L.R. n. 3/2009)”. Si precisa che in caso di sospensione e/o revoca dell’accreditamento l’Ente non può partecipare a nessun bando né come Ente proponente né come partner di progetto per tutta la durata della sospensione, decorrente dalla data di notifica del provvedimento medesimo.

Termine per la presentazione dei progetti

La presentazione dei progetti deve avvenire entro le ore 13.00 del quarantacinquesimo giorno dalla pubblicazione del presente provvedimento sul BURV.

Scarica la direttiva regionale

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