Decreto Lavoro 12-12-2016 – più risorse per la Formazione Professionale

Dal 2018 via i finanziamenti ai percorsi in sussidiarietà per dare più respiro ai percorsi IeFP, che danno maggiore occupabilità al termine della scuola.

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Dal 2018 stop ai contributi dello Stato per i percorsi di istruzione e formazione professionale realizzati dagli istituti scolastici in regime di sussidiarietà integrativa e complementare.

A darne la notizia è il il sito web del Sole24Ore facendo riferimento al decreto Lavoro del 12 dicembre 2016, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 7, un decreto che finanzierà la sussidiarietà solo fino alla fine dell’anno.

Il sistema è stato caratterizzato da un dualismo tra percorsi di istruzione e formazione professionale realizzati esclusivamente da enti accreditati e percorsi che si svolgono all’interno delle istituzioni scolastiche. Sistema che vede la IeFP, ossia i primi percorsi realizzati da enti accreditati come quelli della rete CNOS-FAP Veneto, in netto vantaggio per quanto riguarda la qualità dei percorsi professionali scolastici e i risultati occupazionali.

Un dualismo che da tempo è al centro di profonde riflessioni tra il Ministero del Lavoro e Regioni, e che vede il sistema dell’Istruzione e Formazione Professionale in sofferenza per quanto riguarda i finanziamenti da parte delle regioni, sebbene risultino essere, i Centri di Formazione Professionale del territorio veneto, delle risorse estremamente importanti per il territorio, per la capacità di saper dialogare con aziende e istituzioni e adattarsi ai cambiamenti richiesti dal mercato del lavoro.

Dal 2018 via i finanziamenti ai percorsi in sussidiarietà

Ecco perché dal 2018 scompariranno i finanziamenti ai percorsi in sussidiarietà, per dare maggiore respiro ai percorsi di qualifica della IeFP e al Sistema Duale alternanza scuola-lavoro, così distribuite:

le risorse per il 2016 sono distribuite all’80% in base al numero di studenti annualmente iscritti ai percorsi di IeFP realizzati dalle istituzioni formative accreditate, per il 14% in base al numero complessivo di studenti qualificati e diplomati negli stessi e per il restante 6% in base al numero complessivo di studenti qualificati e diplomati negli istituti professionali di Stato in regime di sussidiarietà integrativa e complementare.
Nel 2017 stessi criteri, ma con percentuali diverse: 75, 19 e 6%. Dal 2018, come detto, scompare il finanziamento dei percorsi “in sussidiarietà”, rimanendo gli altri due i criteri di assegnazione delle risorse con valori del 75 e del 25%.

Fonte Sole24Ore

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