
Il 24 gennaio è la giornata internazionale dell’educazione. Un momento importante di riflessione. Un anniversario che ricorre da quest’anno, il 2019, per ricordare cosa è stato fatto per i nostri giovani, e cosa c’è ancora da fare.
Perché investire nell’educazione è una delle migliori risorse che abbiamo se vogliamo abbattere le disuguaglianze sulla terra. E dare un futuro migliore ai nostri giovani e alla nostra società.
#InternationalDayOfEducation
2019 – Messaggio del Direttore Generale dell’UNESCO
Oggi è la prima Giornata internazionale dell’educazione, proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite lo scorso dicembre.
Questa importante decisione riconosce il ruolo dell’educazione nel “Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”.
Senza un’istruzione di qualità inclusiva ed equa disponibile lungo tutto l’arco della vita per tutti, i paesi non riusciranno a spezzare il ciclo di povertà che sta lasciando dietro di sé milioni di bambini, giovani e adulti.
Non riusciremo a mitigare i cambiamenti climatici, ad adattarci alla rivoluzione tecnologica, e tanto meno a raggiungere l’uguaglianza di genere, senza un impegno politico ambizioso verso l’istruzione universale.
Questa giornata è l’occasione per riaffermare i principi fondamentali.
In primo luogo, l’educazione è un diritto umano, un bene pubblico e una responsabilità pubblica.
In secondo luogo, l’istruzione è la forza più potente nelle nostre mani per garantire miglioramenti significativi nella salute, per stimolare la crescita economica, per sbloccare il potenziale e l’innovazione di cui abbiamo bisogno per costruire società più resilienti e sostenibili.
Infine, dobbiamo urgentemente richiedere un’azione collettiva per l’istruzione a livello globale.
Le cifre principali indicano le sfide:
- 262 milioni di bambini e giovani non frequentano la scuola;
- 617 milioni di bambini e adolescenti non possono leggere e fare matematica di base;
- meno del 40% delle ragazze nell’Africa sub-sahariana completano la scuola secondaria inferiore
- circa 4 milioni di bambini e giovani rifugiati non vanno a scuola, le loro vite sono sconvolte da conflitti e perdite.
Poiché il mondo non è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di sviluppo sostenibile, abbiamo bisogno di un’impennata della cooperazione globale e dell’azione collettiva.
La nostra sfida è fare in modo che l’istruzione funzioni per tutti, promuovendo l’inclusione e l’equità a tutti i livelli, per non lasciare indietro nessuno.
Ciò richiede un’attenzione particolare per le ragazze, i migranti, gli sfollati e i rifugiati; sostenere gli insegnanti e rendere l’educazione e la formazione più sensibili al genere.
Richiede urgentemente un aumento delle risorse interne e degli aiuti internazionali, perché il costo del non investimento scaverà divisioni, disuguaglianze ed esclusione tra le società.
Invitato a facilitare l’osservanza della Giornata internazionale dell’istruzione, l’UNESCO invita i governi e tutti i partner a rendere l’istruzione una priorità assoluta.
Abbiamo tutti un interesse nell’istruzione, agiamo insieme per realizzare questa promessa.