È allarmante il report pubblicato dall’Unione Europea sulla percezione che i cittadini europei hanno riguardo all’Olocausto.
Il 38% delle persone intervistate non lo ritiene un problema. E il 9% delle persone intervistate non ha conoscenze sufficienti per fornire un parere sull’argomento.
Il dato forse ancora più preoccupante riguarda la popolazione che ritiene sufficiente l’informazione che ne viene data nelle scuole. 4 cittadini su 10 ritengono che la Scuola dia sufficienti informazioni ai propri studenti per comprendere in modo chiaro questo capitolo buio della nostra storia.
La metà degli intervistati ritiene che l’antisemitismo sia un problema nel loro paese (50%). Il 15% afferma che è “un problema molto importante”.
Più di quattro su dieci ritengono che l’antisemitismo non sia un problema nel loro paese.
Gli intervistati sono divisi quando viene chiesto loro se l’antisemitismo è aumentato, è rimasto invariato o è diminuito nel loro paese negli ultimi cinque anni.
Circa quattro su dieci ritengono che l’antisemitismo sia rimasto lo stesso (39%), il 36% pensa che sia aumentato. Un decimo ritiene che l’antisemitismo sia diminuito negli ultimi cinque anni (10%) e il 15% non esprime alcuna opinione.
Oltre due terzi degli europei ritengono che le persone nel loro paese non siano bene informate sulla storia, i costumi e le pratiche degli ebrei.
Gli europei sono divisi sul livello di istruzione sull’Olocausto nelle scuole nazionali. Più di quattro europei su dieci ritengono che l’Olocausto sia sufficientemente insegnato nelle scuole del proprio paese.
Tuttavia, una percentuale simile considera che l’Olocausto non è sufficientemente insegnato nelle scuole nazionali.
Questo report mostra che la maggioranza degli europei considera l’antisemitismo come un problema nel loro paese. Un po’ più di un terzo degli europei afferma che l’antisemitismo è aumentato nel proprio paese negli ultimi cinque anni.
