Una proposta per la Scuola per salvare le vite dei più giovani

Formare il personale scolastico sulle tecniche salvavita, di prevenzione primaria e di rianimazione cardiopolmonare.

Formare il personale scolastico sulle tecniche salvavita, di prevenzione primaria e di rianimazione cardiopolmonare.

Una proposta di legge per la diffusione in tutti gli istituti scolastici del Veneto delle tecniche salvavita e di prevenzione primaria e di rianimazione cardiopolmonare.

Il capogruppo della lista Zaia Presidente in Consiglio regionale del Veneto, Alberto Villanova, ha presentato un progetto di legge per la diffusione in tutti gli istituti scolastici del Veneto delle tecniche salvavita e di prevenzione primaria e di rianimazione cardiopolmonare. 

“Nei Paesi occidentali gli incidenti rappresentano la prima causa di morte e di disabilità in età pediatrica – spiega Villanova – Ai primi posti, tra le cause di morte nei primi quattro anni di vita, l’inalazione di un corpo estraneo: intervenendo in modo tempestivo con poche ma efficaci manovre di disostruzione, potremmo salvare tantissime piccole vite”.  

“Purtroppo accade troppo spesso che, quando si verificano incidenti, un bambino per errore ingerisce un giochino oppure rischia il soffocamento da cibo, le persone presenti non sanno come comportarsi. E quindi o si rimane pietrificati dalla paura, oppure si interviene con manovre scorrette, rischiando anche di peggiorare la situazione. Nel 98% dei casi le manovre corrette riuscirebbero a risolvere l’emergenza. L’importante è essere consapevoli delle giuste azioni”.

Tra le manovre salvavita rientrano anche gli interventi in caso di arresto cardiaco improvviso, evento che purtroppo interessa anche tra giovani e giovanissimi.

“Scopo dell’iniziativa legislativa che ho presentato – aggiunge il capogruppo di Zaia presidente – è formare operatori scolastici e alunni alla conoscenza delle basilari tecniche salvavita e sui concetti di prevenzione primaria. A loro volta i soggetti formati potranno sensibilizzare chi è loro attorno, creando una rete “virtuosa” di persone in grado di intervenire in modo tempestivo”.

Il testo presentato affida i compiti di formazione agli enti formatori accreditati dal sistema sanitario di emergenza urgenza, il rilascio al termine del corso di un attestato di qualificazione, e apposite campagne di comunicazione e informazione nelle scuole.

Comunicato Stampa Consiglio Regione Veneto
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