Abbiamo chiesto a don Juan Carlos Pérez Godoy il suo punto di vista sulle sfide che la Formazione Professionale dovrà affrontare sia a livello nazionale che regionale.
Qui la trascrizione dell’audio.
Questa domanda sull’importanza della formazione professionale per me è interessantissima. Non perché ci collega con l’inizio dell’Opera Salesiana, pensando sempre ad un futuro migliore per i ragazzi, ma anche perché ricordo che nel Capitolo Generale ci ha ricevuto Papa Francesco.
A un certo punto ha guardato tutti i salesiani che erano li e ci ha detto questo: Salesiani, 72 milioni di giovani dissoccupati in Europa.
Ha detto solo questo, ma questa affermazione tutti abbiamo capito che voleva dire, e voi Salessiani? Cosa farete? Perché tutti sappiamo che la disoccupazione dei giovani non è solo un problema politico, che i politici devono risolvere perché tutti hanno diritto avere un posto di lavoro. È anche un problema sociale, è un problema morale, è un problema umano, è un problema di dignità, è un problema che porta a volte a tantissime altre difficoltà, dal punto di vista dell’autorevolezza che la persona ha di se stessa.
Allora questo per noi è importantissimo perché noi Salesiani siamo convinti che oggi il migliore modo di contribuire a questa disoccupazione è la formazione professionale, una buona formazione professionale.
Purtroppo non tutti i governi capiscono questa realtà e a volte il governo centrale lo pensa però i governi regionali non la pensano così, ci sono queste differenze che, per esempio, qui in Italia sto trovando tantissimo, differenze tra una regione e un’altra nel valorizzare la Formazione Professionale.
Allora, per me è molto importante. E per questo io credo che è molto interessante questo sforzo che in questo momento si sta facendo qui in Italia per rilanciare, per ripensare, rimodulare tutta questa tradizione portata avanti dal CNOS-FAP, che ha una storia, che sta facendo tanto bene, sostenendo la Formazione Professionale.
Effettivamente si deve rilanciare guardando il futuro perché oggi è una grande sfida questa realtà della Fornazione Professionale, non solo perché ci collega con Don Bosco all’origine e per tanto è un elemento per noi di fedeltà carismatica nel nostro portare avanti la missione Salesiana, ma anche perché credo che sia una sfida importantissima per rispondere a questi giovani di oggi, in questo mondo.
Soprattutto in riferimento ai ragazzi è importantissimo il volere molto bene ai giovani, perché quando uno porta nel suo cuore l’amore al ragazzo o alla ragazza, questa è la dinamica che fa sorgere tantissime iniziative. Senza questo amore profondo è molto difficile.
E la seconda cosa oggi, come da sempre, credo che sia molto importante coltivare, come già aveva fatto don Bosco, e come abbiamo l’esempio di tantissimi Salesiani che hanno avuto questa capacità di tessere rapporti profondi, familiari, di collaborazione mutua con la autorità, sia essa autorità locale, regionale o nazionale.
Io credo che questo è molto importante, perché questo ci aiuta ad essere conosciuti, e quando siamo conosciuti i politici o quelli che hanno la responsabilità del governo, hanno un’altra visione di noi. E la nostra preoccupazione è un’interesse non di solidi intesi come guadagno ma per il bene dei giovani. Se si cercano soldi non è per noi ma per prestare un migliore servizio verso i giovani.