La Regione sigla un accordo con il Dipartimento penitenziario

Verrà assicurata ai detenuti adulti e minori la possibilità di accedere a percorsi di formazione con l'obiettivo di conseguire un diploma.

CNOS-FAP Veneto La Regione Veneto sigla un accordo con il Dipartimento penitenziario

La Regione del Veneto sigla un accordo con il Dipartimento penitenziario per assicurare a detenuti minori e adulti la possibilità di conseguire un diploma.

Uno strumento per garantire a queste persone la possibilità di un adeguato reinserimento nella società.

La scuola come ‘arma’ di riscatto e di reinserimento sociale. Questo l’obiettivo dell’”alleanza educativa” che Regione Veneto, Ufficio scolastico regionale del Miur, Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e Dipartimento per la giustizia minorile del Nordest hanno siglato per assicurare a tutti i detenuti, adulti e minori, la possibilità di accedere, in qualsiasi momento dell’anno, ad un percorso scolastico o formativo e di conseguire un diploma.

“Con il protocollo di intesa istituzionale – sottolinea l’assessore all’istruzione e alla formazione del Veneto, Elena Donazzan – diamo copertura istituzionale e territoriale alla numerose esperienze avviate negli istituti penitenziari del Veneto dai Centri provinciali per l‘educazione degli adulti. Sono esperienze pluridecennali che hanno portato la scuola in carcere, o che hanno favorito la frequenza e l’inserimento scolastico o di formazione professionale di persone sottoposte a misure cautelari fuori dal carcere. L’intesa tra Regione, autorità scolastiche e sistema penitenziario prevede l’istituzione di un tavolo tecnico interistituzionale, che dovrà favorire il dialogo e la collaborazione tra istituzioni diverse, monitorare le esperienze in atto e consentire ad ogni persona sottoposta a misure penali di ricevere una proposta ‘su misura’ per ritornare a studiare e acquisire nuove conoscenze e nuove competenze. I dati ci dicono che istruzione e formazione sono strumenti di prevenzione e di reinserimento sociale”.

Il ‘cuore’ dell’intesa tra Regione, Ufficio scolastico, Amministrazione penitenziaria e Dipartimento di Giustizia minorile del Nordest sono gli interventi per gli adulti, sia detenuti, sia un uscita dal sistema penitenziario. Le direzioni carcerarie si impegnano a favorire interventi di orientamento scolastico per i detenuti e a coinvolgere i centri per l’educazione degli adulti nell’attivare corsi di istruzione o di formazione all’interno degli istituti penitenziari o nel costruire percorsi formativi per i detenuti in uscita, avvalendosi della collaborazione delle scuole e degli organismi di formazione professionale del territorio veneto, in modo di poter offrire continuità alla esperienze 
iniziate nel periodo di detenzione.

“Ogni volta che una persona sottoposta a misure penali – conclude l’assessore – si riavvicina ai libri e all’impegno di apprendere e allargare le proprie conoscenze, è un successo per l’intera società: lo studio rende consapevoli, nutre lo spirito critico, sostiene i percorsi di cambiamento e offre una opportunità vera per trovare lavoro e reinserirsi nella comunità civile. L’impegno di Regione, Ufficio scolastico, Dap e Dipartimento per la giustizia minorile è quello di sfruttare al meglio tutte le risorse le sinergie possibili per favorire l’accesso al diritto allo studio a tutta la popolazione carceraria”.

Comunicato stampa N° 422 del 20/03/2019
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