La Formazione Professionale non può essere travolta dall’emergenza Covid-19

Le evidenti criticità emerse nella gestione della Formazione Professionale devono essere affrontate e risolte per garantire pari diritti allo studio.

La lettera ai parlamentari veneti di Alberto Villanova, Presidente della VI Commissione in Regione Veneto.

“Salviamo e garantiamo la Formazione professionale che non può essere travolta dall’emergenza Covid-19”  questo in estrema sintesi il significato di una articolata lettera appello del Presidente della VI Commissione consiliare regionale veneta, Alberto Villanova, indirizzata ai parlamentari veneti.

Se fino ad oggi  si è utilizzata la Formazione a distanza a seguito del  protrarsi  dell’emergenza – scrive Villanova – sono emerse evidenti problematiche di sostenibilità visto che la Formazione a distanza non è compatibile con le necessità del tirocinio” mentre le ore di frequenza con la formazione a distanza sono una frazione marginale nella formazione professionale.

L’abbattimento delle ore effettive di lezione a seguito del mancato tirocinio innesca un altro grave rischio il pericolo che vengono meno i contributi erogati tramite le risorse comunitarie  previste dai Fondi Por-Fse per queste scuole,  perché la norma  di riferimento, il regolamento comune sui Fondi Comunitari n.1303 del 2013, spiega Villanova, “stabilisce  l’ammissibilità della spesa in funzione all’erogazione del servizio, senza prevedere fattispecie che deroghino a detto principio nel caso di interruzioni o riduzioni del servizio dovute a cause di forza maggiore”  mentre  l’emergenza Covid-19 determina per la Formazione professionale una necessaria riduzione dell’orario formativo.

Il presidente della VI Commissione consiliare chiede ai parlamentari veneti di sostenere e presentare in parlamento gli emendamenti, volti a impedire che venga interrotto il sostentamento economico a questa tipologia speciale di formazione, che il Coordinamento delle Regioni nella loro commissione Istruzione, lavoro, Innovazione e ricerca avevano approvato congiuntamente.

Constato che “nella legge di conversione del Decreto 18/2020 approvata il 24 aprile scorso gli articoli proposti non  compaiono – scrive Villanova – riteniamo indispensabile che nella sede più idonea della conversione in legge del decreto-legge n.22 dell’8 aprile 2020 ‘recanti misure urgenti sulla regolare conclusione e l’ordinato avvio dell’anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di stato’ detti emendamenti vengano presentati all’esame e approvati” affinché, conclude il presidente della VI Commissione, “siano garantiti i principi costituzionali di eguaglianza e di diritto allo studio”.

Consiglio Regionale del Veneto
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