Un articolo pubblicato sul Sole 24 Ore sottolinea come un italiano su due abbia competenze obsolete e di come solo il 25% faccia formazione per colmare questo gap.
In una momento storico in cui diventa fondamentale investire nella formazione, nella specializzazione di competenze e nella riqualificazione.
L’Italia registra una percentuale di adulti che partecipano ad attività di formazione tra le più basse a livello internazionale.
Investimenti che dovranno essere necessariamente inseriti all’interno del Recovery Plan e dovranno contribuire a dare una spinta nella ripresa del nostro Paese nel post-pandemia.
Un investimento che dovrà però essere accompagnato da misure concrete di apprendimento permanente, in modo da non creare degli interventi a perdere che non avrebbero efficacia nel medio-lungo periodo del Paese.
Basti pensare che quasi il 30% della popolazione tra i 16 e i 65 anni fa fatica a leggere e comprendere testi brevi, per dare un’idea dell’urgenza di un piano efficace di apprendimento permanente.