Alla guida della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga. Prioritario investire sui giovani.
“A favore di Massimiliano Fedriga giocano una esperienza importante istituzionale, anche all’interno del Conferenza delle Regioni oltre che in Parlamento, la formazione professionale e l’età che gli permettono di fare sintesi tra i meccanismi istituzionali, le istanze sociali e una società che è nata e si è sviluppata durante la rivoluzione tecnologica”.
Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto e Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle assemblee legislative regionali e delle provincie autonome, commenta così “la nomina di Massimiliano Fedriga alla guida della Conferenza delle Regioni, una scelta condivisa, un segnale chiaro che arriva nella strada della ripresa, quando bisognerà ricostruire il Paese dopo il terremoto del Covid-19 – ha detto Ciambetti – L’elezione di Fedriga è un invito che arriva da tutte le Regioni a guardare avanti sapendo che la ricostruzione sarà la grande sfida della giovani generazioni: bisogna far leva sulle potenzialità che i giovani possono esprimere.
Solo così il Paese potrà ricrescere, grazie a forze fresche che guardano avanti e vogliono scommettere sul domani. Fedriga e le Regioni con lui possono aprire una nuova pagina dinamica, innovativa, aperta al cambiamento, proiettata verso il futuro e in grado di attrarre capitali disposti a scommettere nella nostra società.
Non dimentichiamo che il nuovo coordinatore arriva da una Regione a statuto autonomo, una regione che ha saputo affrontare e vincere sfide memorabili anche grazie all’autonomia regionale, altro tema strategico per chi vuole guardare al domani con occhi e strumenti nuovi, adeguati alle sfide della modernità.
Fedriga è l’uomo giusto al momento giusto: è uomo di frontiera, sa dialogare con realtà molto diverse tra loro, sa anteporre il bene della comunità agli interessi di parte ma soprattutto sa guardare al mondo ben oltre i confini nazionali. Ha una grande sfida davanti a sé, ma sono certo che saprà farsi valere.
Così mentre saluto con speranza la sua elezione, assicurandogli la massima collaborazione, sento il dovere di ringraziare Stefano Bonaccini per quello che ha fatto in questi mesi gestendo al meglio una fase drammatica nella storia del Paese, superando polemiche e attacchi strumentali contro l’istituto regionale, aprendo la strada al nuovo che avanzata chiudendola, invece, con intelligenza e capacità a quanto di vecchio era avanzato, rimasto come una zavorra insostenibile”.
ANSA