Gli ITS del Veneto diventano Academy

In crescita gli ITS nel Veneto. Consentono a 4 studenti su 5 di trovare lavoro entro un anno dal diploma. Imprenditori protagonisti del sistema formativo.

CNOSFAP veneto ITS diventano academy della formazione

L’Assessore Donazzan a Job&Orienta 2017 rilancia gli ITS sottolineandone l’efficacia, soprattutto in Veneto. Alternanza scuola-alvoro e formatori provenienti dalle imprese, è questa la formula del successo di questi percorsi formativi. Che permettono a 4 studenti su 5 di trovare lavoro qualificato entro un anno dal diploma.

Da oggi questi percorsi diventeranno Academy del Veneto. Un altro tassello nella già ottima offerta formativa della Regione del Veneto, con le Scuole della Formazione Professionale è già ai primi posti come efficacia nell’inserimento lavorativo dei nostri giovani.

Gli Istituti Tecnici Superiori diventeranno “Academy”, accademie di alta formazione. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla scuola e al lavoro, Elena Donazzan, a Job&Orienta, nel corso del convegno dedicato a “ITS Veneto: esperienze di successo e sviluppi futuri”.

“La forza degli istituti tecnici superiori sta nella formula di alternanza tra scuola e lavoro che prevede che il 30 per cento del percorso formativo si svolga in azienda e il 50 per cento dei docenti provenga dalle imprese. Non è certo un caso se chi esce dai corsi ITS trova lavoro subito, al massimo entro un anno. Ci sono istituti, come quello di Jesolo per il Turismo, dove il 97 per cento degli allievi trova subito un lavoro coerente con il proprio corso formativo”. L’assessore Donazzan, insieme al direttore dell’area capitale umano della Regione Veneto Santo Romano e alla responsabile dell’Ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame, ha messo in luce i risultati e le prospettive di questa particolare realtà del sistema scolastico e formativo, che proprio in Veneto ha avuto la sua incubatrice.

“La caratteristica delle Fondazioni ITS, oggi Academy del Veneto, è che sono presiedute da un imprenditore – ha evidenziato l’assessore – e questo ha dato la garanzia di massima partecipazione di tante e diverse imprese, che si sentono rappresentate nel linguaggio e nelle esigenze. Oggi si chiamano Academy perché gli ITS sono percorsi di grande effetto lavorativo, ma di poco appeal comunicativo. L’esperienza veneta è stata riconosciuta e codificata a livello nazionale, validando una formula vincente di scuola-azienda, che consente ad almeno 4 allievi su 5 di trovare lavoro qualificato, entro un anno dal conseguimento del diploma”.

Dal 2011 ad oggi il Veneto ha realizzato 105 corsi di formazione tecnica superiore, passando dai 6 corsi del biennio 2011-2013, agli attuali 32 che si concluderanno nel 2019, con oltre 1300 di studenti iscritti, e già 1000 diplomati, tutti inseriti nel mondo del lavoro.

Risultati di eccellenza raccontati ‘in diretta’ a Job&Orienta anche dalle storie di alcuni protagonisti, allievi e docenti/imprenditori dei poli veneti ad alta qualificazione. Come Giorgio Pignattari, 23 anni, vicentino, che, dopo aver concluso il biennio formativo 2015-2017 all’Istituto tecnico superiore per il Turismo di Jesolo, è stato assunto al Glam Boutique Hotel dell’imprenditore Tiziano Tiozzo. Oppure come Mirco Doragrossa, geometra, diplomato a luglio 2017 all’Itis Red (efficienza energetica e bioedilizia) e già inserito nell’azienda Rosa Energy, con sedi a Verona, in Texas e in Serbia, specializzata negli interventi di coibentazione termica. E ancora: come il trevigiano Enrico Lorenzon, neo diplomato all’Istituto tecnico superiore agroalimentare veneto di Conegliano, che ha sviluppato una app per aiutare gli agricoltori del Consorzio di difesa della Marca a difendere i vigneti e vede il suo progetto già selezionato dal programma “Industria 4.0”. O come Emanuele Parolotti, diploma al liceo scientifico, un breve passaggio all’Università, la passione per le moto e la meccatronica: da qui il passo verso l’ITS Meccatronico Veneto, sede di Legnago, è breve. Un biennio di intensa formazione dal 2015 al 2017, lo stage in Simem coronato dall’assunzione nell’estate scorsa come tecnico progettista, già proiettato verso le commesse che il gruppo veronese ha assunto per l’Expo 2020 a Dubai.

“Dobbiamo far capire a ragazzi e famiglie – sottolinea l’assessore – che questi percorsi danno un inserimento nel mercato del lavoro pari all’80 % dei diplomati. Non a caso la Regione Veneto ha investito, nel solo 2017, oltre 3,2 milioni di euro, che uniti al milione e 250.000 euro di risorse ministeriali e al premio di 740 mila euro riconosciuto quest’anno dal Miur alle fondazioni venete per gli alti indici di qualità formativa e di inserimento occupazionale raggiunti, permettono di garantire una risposta efficace e puntuale al fabbisogno delle imprese del territorio regionale”.

Sono i risultati occupazionali degli Its a costituire, infatti, la cartina di tornasole della loro efficacia formativa. “Nelle classifica ministeriale curata da Indire ben quattro istituti veneti si collocano tra i primi dieci d’Italia. Si tratta – elenca l’assessore alla scuola – dell’Its per il turismo di Jesolo e Bardolino (98 per cento di allievi già occupati), Its Red nel settore dell’edilizia e delle costruzioni, con sedi a Padova, Verona e San Donà di Piave (81 per cento di occupati), ITS Cosmo per il ’made in Italy’ (moda, sportsystem e occhialeria), con sedi a Padova, Vicenza, Longarone e Montebelluna (80% di occupati) e Its meccatronico di Vicenza, con sedi a Schio, Vicenza, Legnago, Padova, e Treviso (87 per cento di occupati)”.

“Il Veneto – conclude – è l’unica regione d’Italia a posizionarsi così in alto nella classifica nazionale meritandosi una ulteriore premialità nell’assegnazione annua delle risorse ministeriali per gli Istituti tecnici superiori, in considerazione della loro efficacia formativa e dei loro esiti occupazionali”.

Comunicato stampa N° 1628 del 02/12/2017

 


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