Come genitori, siete chiamati a sostenere i vostri figli nella scelta degli studi per il prossimo anno scolastico 2023/2024. Come sottolineato dal prof. Giuseppe Valditara, è importante “riconoscere e valorizzare le loro passioni, le loro predisposizioni e i loro desideri” e aiutarli a decidere sulla base di “conoscenze concrete raffrontate con la matura consapevolezza delle proprie abilità e potenzialità”.
Il Ministero dell’Istruzione mette a disposizione il sito “Scuola in chiaro” per informare i genitori e i loro figli sui diversi percorsi scolastici e sulle prospettive occupazionali dei diplomati. Inoltre, stanno lavorando ad una specifica piattaforma di orientamento per aiutare i giovani nella decisione.
Sia la famiglia che la scuola hanno la responsabilità di accompagnare i giovani nella scelta degli studi, per aiutarli a realizzare al meglio i loro talenti. Come genitori, dovete star loro vicini, rispondere alle loro domande, informarli e far loro toccare con competenza critica i vantaggi e gli svantaggi di ogni scelta.
Le richieste dal mercato del lavoro
Il mercato del lavoro italiano nel 2022 ha visto la sottoscrizione di quasi 2,5 milioni di contratti, con il 4,5% circa di questi contratti che ha riguardato persone con un diploma di liceo, il 55% con un diploma di istituto tecnico e il 40,5% con una qualifica o un diploma professionale. La regione più popolosa d’Italia, la Lombardia, ha assorbito quasi 22.000 diplomati di liceo, 270.000 diplomati di istituti tecnici e 188.000 diplomati o qualificati professionali.
L’Osservatorio DataLab di Assolavoro, nel suo ultimo rapporto del 2022, ha fornito un quadro orientativo sui fabbisogni del mercato del lavoro in termini di competenze professionali, indicando i 30 profili più richiesti dalle aziende in tutta Italia, tra cui analisti di dati, sviluppatori software, esperti di intelligenza artificiale, tecnici energetici, tecnici dell’edilizia e geometri di cantiere, architetti e ingegneri, addetti e responsabili contabili, creatori di contenuti per i social media, tecnici elettromeccanici e meccatronici e molte altre figure professionali tecniche. Ci sono anche molte richieste di professioni digitali e informatiche ma anche di tecnici, progettisti, geometri e operai specializzati.
L’importanza strategica delle competenze tecniche
Il mercato del lavoro italiano presenta difficoltà nel reperimento di figure professionali specifiche. Secondo il Sistema Informativo Excelsior, nel 2021 il 36,4% delle assunzioni di cui le imprese avevano bisogno sono risultate difficili da reperire, con una maggiore difficoltà per le professioni intellettuali e scientifiche, tecniche, dirigenti e operai specializzati.
Le figure più difficili da trovare sono risultate essere fabbri ferrai, artigiani e operai specializzati del tessile e dell’abbigliamento, costruttori di utensili e assimilati, fonditori, saldatori, lattonieri, calderai e montatori carpenteria metallica. Anche ingegneri, tecnici della gestione dei processi produttivi, specialisti in scienze matematiche e informatiche, tecnici della distribuzione commerciale e quelli informatici, telematici e delle telecomunicazioni sono risultati difficili da reperire.
Inoltre, per i laureati nei vari indirizzi di ingegneria e per quelli nelle discipline medico-sanitarie, circa la metà delle assunzioni previste dalle imprese sono state difficili da realizzare, con difficoltà anche nel reperimento di personale qualificato negli indirizzi edile e meccanico.
Dati sul mondo del lavoro e della Scuola in Italia e in Veneto
Riportiamo alcuni dati condivisi dal Ministero dell’IStruzione e del Merito.