L’ampliamento della nostra Scuola della Formazione Professionale Don Bosco di Schio non è passato inosservato nemmeno alla Regione del Veneto. L’Assessore Elena Donazzan ha citato la Scuola tra gli esempi di quelle realtà della Formazione Professionale del Veneto in grado di attrarre investimenti, anche dall’estero. Segno dell’importanza e dell’attenzione che la Formazione Professionale riserva nei confronti dei giovani e del territorio.
Comunicato stampa N° 64 del 19/01/2018
L’ultima in ordine di tempo è la Scuola di formazione Professionale Salesiani Don Bosco di Schio che si espande con nuove aule e laboratori. All’inaugurazione del nuovo plesso, “frutto della stretta alleanza tra centro di formazione e aziende del territorio e della capacità attrattiva delle scuole professionali venete nei confronti degli investitori esteri”, come ha sottolineato l’assessore al lavoro e alla formazione della Regione Veneto, sono intervenuti il presidente di Deutsche Post Stiftung, fondazione di Colonia che fa capo alle Poste tedesche e che investe nella formazione, e il mondo istituzionale e imprenditoriale scledense e dell’Alto Vicentino. La scuola di formazione professionale di via Marconi, infatti, conta 235 allievi, 20 docenti, e una nutrita ‘rosa’ di circa 200 aziende partners dei progetti formativi e del sistema duale dei corsi.
“La formazione professionale per le scuole dell’obbligo impegna la Regione direttamente con oltre 87 milioni di euro e garantisce la gratuità e la qualità formativa a 20 mila ragazzi – ha ricordato l’assessore veneto – Caratteristica e ragion d’essere di queste scuole è essere in ascolto costante verso il mondo del lavoro, che risponde in maniera attiva, investendo anche proprie risorse nelle strutture, nelle attrezzature e nei percorsi formativi”. Il 2018 è partito molto bene sotto questo punto di vista, ha ricordato ancora l’assessore ripercorrendo gli eventi delle ultime due settimane: venerdì 12 la scuola della formazione dell’ istituto San Gaetano di Vicenza ha inaugurato una macchina di ultima generazione per il taglio laser acquistata grazie al contributo di aziende locali del settore; sabato 13 l’azienda Faresin Formwork ha donato un robot di ultima generazione all’Istituto professionale di stato Scotton di Breganze, e ora è il presidente della fondazione Deutsche Post Stiftung, l’imprenditore Klaus Zumwinkel, che in Veneto ha già sostenuto generose sponsorizzazioni nei centri di formazione salesiani, a partire dal Manfredini di Este, e che vede nel nostro territorio un grande potenziale per il contoterzismo dell’industria tedesca, a tagliare il nastro di una struttura formativa di assoluta avanguardia, realizzata soprattutto grazie al suo sostegno diretto.
Il nuovo edificio di via Marconi ha una superficie di 1500 metri, per una cubatura totale di 6000 metri cubi, ed è composto da tre piani, con 3 nuove aule e 4 laboratori. E’ stato realizzato a tempi di record, in 180 giorni lavorativi, grazie all’assiduo impegno di tutti i soggetti coinvolti. Ha richiesto un investimento di due milioni e mezzo di euro, sostenuti dalla scuola di formazione grazie alla sponsorizzazione di Deutsche Post Stiftung e ai contributi in denaro e attrezzature del Comune di Schio, del gruppo Famila, di Starmix, dell’Associazione commercianti di Schio, di Ecor International per i laboratori e dell’ambasciatore di Taiwan presso la Santa Sede, che ha contribuito all’impianto fotovoltaico. Le nuove aule e laboratori, infatti, sono state realizzate con le migliori tecniche di risparmio energetico: dotato di impianto fotovoltaico, pompa di calore e ventilazione meccanica controllata con recuperatore ad alta efficienza, il nuovo plesso risulta classificato in classe A4+.
“Si parla sempre di come rendere attrattivo un territorio per investitori, stranieri o italiani, e il Veneto dimostra che si può fare anche nelle scuole, in particolare in quelle della formazione professionale – commenta l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro – In questi anni le politiche della Regione del Veneto rivolte al potenziamento del capitale umano, ritenuto l’elemento più dinamico su cui poter lavorare, visto che su tasse, energia e giustizia la regione non ha competenze dirette, hanno dimostrato con i risultati di essere in linea con le attese del mondo del lavoro. Nella scuola abbiamo lavorato su semplificazione, finanziamenti, digitalizzazione e innovazione, definendo un quadro normativo con la legge 8 del 2017 , che nel definire il “Sistema educativo della Regione Veneto” ha delineato le strategie del futuro, anticipando in parte i contenuti dell’autonomia regionale”.
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