L’Assessore Elena Donazzan parla di Marmomac e della Scuola Professionale Arte e Automazione del Marmo dell’Istituto Salesiano San Zeno di Verona.
“Verona Fiere dimostra coraggio nell’avere investito sulla ripresa di una stagione fieristica nella massima normalità. Una presenza importante e grande vitalismo da parte delle imprese del settore del marmo che sempre più chiedono figure di alta specializzazione nella lavorazione e gestione dei macchinari, che sono quasi tutti di industria 4.0, molto tecnologiche e molto digitalizzate”.
Così l’Assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro ha parlato in occasione della presentazione dell’attività della Scuola Formazione Professionale Arte e Automazione del Marmo presso l’Istituto Salesiano San Zeno, in Valpolicella, che si è tenuta questa mattina nell’Area Forum della Collettiva “La Piazza” del Verona Stone District all’interno di Marmomac Verona.
L’Assessore regionale all’istruzione si è poi soffermata sulle prospettive della scuola professionale che si trova in Valpolicella.
“Oggi i nostri ragazzi devono imparare il coding nella gestione di macchine sempre più complesse ma devono avere anche il linguaggio della cultura perché marmo è bellezza – sottolinea, rivolgendosi ai ragazzi -. Oggi gli hotel di lusso e le grandi dimore degli uomini più ricchi della terra vogliono marmo, materiale archetipico della bellezza, lavorato da intelligenze, mani italiane e macchine italiane, o tedesche, ma per farlo è necessario avere molte competenze, come ad esempio quella delle lingue straniere”
“La formazione professionale è la scuola per le imprese – ha ribadito – e i Salesiani in Valpolicella nella scuola del marmo hanno la capacità di avere le imprese migliori dello Stone District, sostenuto dalla Regione del Veneto. Una scuola che ha all’interno le più grandi imprese di settore, dialoga con esse e ciò permette che tutti i ragazzi che escono sono occupati”.
L’Assessore regionale alla formazione ha concluso precisando gli obiettivi della Regione rispetto a tale scuola professionale.
“Dal 2022 l’obiettivo è di costruire una filiera verticale – indica -. Il terzo anno lo diamo per assodato, ma c’è bisogno di un quarto anno e di un quinto per il diploma e anche, se viene richiesto, di un ITS superiore. Se si vuole crescere ed investire in formazione la Regione del Veneto ci sarà e continuerà l’impegno a sostenere tali percorsi”.
Comunicato stampa Regione Veneto