La Regione Veneto aumenta le risorse per gli ITS

Aumentato del 50% il budget del precedente triennio. Necessario spingere nel far conoscere a tutte le famiglie queste importanti opportunità formative.

CNOS-FAP Veneto La Regione Veneto aumenta le risorse per gli ITS

La Regione del Veneto aumenta del 50% rispetto al precedente triennio le risorse messe a disposizione delle attività formative ITS Academy.

A ottobre 2018 sono oltre 900 i ragazzi in Veneto che stanno frequentando un percorso ITS.

Secondo un monitoraggio commissionato dal MIUR il 90% dei diplomati veneti ITS trova lavoro entro un anno dal termine degli studi. Veneto che si conferma la regione più virtuosa come qualità dei percorsi formativi offerti.

Con questi risultati l’Assessore Elena Donazzan conferma la volontà della Regione Veneto di continuare ad investire in questi percorsi formativi, sviluppando percorsi che siano in sintonia con le esigenze del territorio e delle imprese.

Nei prossimi anni sarà necessario lavorare ulteriormente sul far conoscere questi percorsi formativi alle famiglie di tutti i giovani. Il problema oggi è infatti ancora la conoscenza poco diffusa di queste opportunità.

La Giunta regionale del Veneto stanzia 6 milioni di euro per dare continuità e ampliare l’offerta formativa degli Its-Academy nel territorio regionale, aumentando del 50 per cento le risorse messe a bilancio nel precedente triennio. “Con sette fondazioni e 40 corsi avviati a ottobre 2018 frequentati da oltre 900 ragazzi, il sistema veneto degli Its Academy rappresenta la punta di diamante – sottolinea l’assessore regionale all’Istruzione e formazione Elena Donazzan – dell’alta formazione tecnica e professionale, in grado di garantire un lavoro sicuro e coerente con aspettative e competenze all’88 per cento degli allievi entro un anno dal diploma”. 
 
Gli ITS rappresentano la prima esperienza italiana di offerta formativa terziaria professionalizzante,: sono appena 13 mila i ragazzi iscritti in Italia, quando l’analoga offerta in Germania conta quasi 800 mila giovani. Rappresentano il punto di incontro ideale tra alta formazione tecnica e mondo del lavoro e raggiungono altissimi tassi di occupazione a fine corso. L’ultimo monitoraggio condotto da Indire per conto del Miur, evidenzia infatti che il 90% dei diplomati veneti ha trovato lavoro ad un anno dal diploma, quasi tutti in un’area coerente con il percorso concluso.
Il Veneto rappresenta, infatti, una delle regioni più virtuose del panorama nazionale, con il miglior corso d’Italia tra i 62 premiati e ben 3 corsi nelle prime 10 posizioni della classifica di eccellenza stilata dal Monitoraggio Indire 2019, di cui 2 dell’ITS Academy Meccatronico Veneto. 
 
I corsi degli Its-Academy sono post-diploma, di durata biennale, ed impegnano i partecipanti per 1800-2000 ore suddivise tra teoria, pratica di laboratorio e tirocinio formativo in azienda. Le peculiarità degli Its, infatti, sono il corpo docenti, costituito per almeno il 50 per cento da tecnici e professionisti d’impresa, e la formazione duale, che alterna formazione teorica e pratica in azienda. Il sistema veneto conta 7 fondazioni venete, tutte presiedute da un imprenditore, e i corsi gestiti da due fondazioni Its Academy friulane: da questi poli tecnico-professionali escono i manager del turismo, i tecnici della mobilità e dei trasporti, i progettisti e tecnici dell’efficienza energetica e della bioedilizia, i meccatronici, i tecnici dell’agrifood e del settore vitivinicolo, i manager dei beni culturali, quelli della moda e dello sport system.
 
 “I risultati eccellenti ottenuti che abbiamo ottenuto in Veneto, ci spingono a continuare a investire in un modello che crea occupazione e sviluppo. Con le nuove risorse messe a bando da venerdì 7 giugno la Regione Veneto invita le Fondazioni Its a  potenziare ulteriormente la propria offerta, ampliando il numero dei corsi in sintonia con le esigenze dei territori e delle imprese e promuovendo servizi sempre più innovativi come la formazione a distanza e l’alto apprendistato”. 
 
“Il sistema Its Academy Veneto – conclude l’assessore- è ancora troppo poco conosciuto da giovani, famiglie e perfino da alcuni insegnanti delle scuole superiori. Serve spingere sull’orientamento in uscita dal diploma di Stato e per questo stiamo sostenendo le reti di orientamento dei giovani. Ma è indispensabile anche entrare in sintonia con il linguaggio dei giovani ed è per questo motivo che stiamo sperimentando soluzioni diverse come l’utilizzo accurato dei social o l’organizzazione di eventi dedicati.”

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