Sempre più verso una stretta sinergia tra FP e ITS

Approvato un provvedimento che darà il via alla costituzione dei Poli tecnico professionali e ai primi corsi di specializzazione tecnica (il cosiddetto quinto anno).

CNOSFAP-veneto-scuole-formazione-professionale-e-ITS-sempre-più-sinergia

Le Associazioni di rappresentanza delle Scuole della Formazione Professionale in Veneto hanno incontrato l’Assessore Elena Donazzan per programmare le attività formative 2018-2020.

Una sfida, quella futura, che attende le Scuole della Formazione Professionale. Saper innovare e saper rimanere al passo con i cambiamenti del mercato del lavoro. Sia sotto l’aspetto dei programmi formativi che delle tecnologie messe a disposizione degli studenti.

In una strategia che dovrà essere sempre più di Formazione Continua. Le Scuole dovranno essere in grado di formare giovani professionisti, e di accompagnarli poi lungo tutta la vita durante il loro percorso professionale.

Con una integrazione sempre più profonda con gli ITS Academy, in grado di formare super-tecnici fortemente ricercati dalle aziende. La Giunta regionale ha già approvato un provvedimento che darà il via alla costituzione dei Poli tecnico professionali e ai primi corsi di specializzazione tecnica (il cosiddetto quinto anno) che partiranno con il prossimo autunno.

 

Calo demografico, sviluppo dell’innovazione, costruzione di alleanze, nuovi ambiti di intervento, verticalizzazione dell’offerta formativa: il presente e il futuro della formazione professionale in Veneto è stato al centro dell’incontro tra l’assessore regionale Elena Donazzan e i rappresentanti di Forma Veneto, Ance, Fedform, le tre associazioni che raggruppano le 50 scuole di formazione professionale del Veneto, che contano oltre un centinaio di sedi nel territorio regionale. Un incontro promosso dall’assessore regionale alla Formazione per programmare l’offerta formativa del triennio 2018-2020 alla luce dei profondi cambiamenti che interessano il mondo della formazione professionale, frequentato da quasi 20 mila ragazzi (pari al 13 per cento dei veneti tra i 14 e i 17 anni), e del consistente investimento della Regione, che ogni anno impegna 95 milioni di euro del proprio bilancio per garantire i percorsi professionali e il sistema duale.

Oggi i percorsi professionali del secondo ciclo sono costituiti da due segmenti distinti: da un lato ci sono gli istituti statali (Ip) della durata di cinque anni; dall’altro c’è l’istruzione e formazione professionale (Iefp) con percorsi di tre o quattro anni (tre per la qualifica più uno per il diploma) sotto la cabina di regia delle Regioni. La Iefp interessa in Italia circa 320mila studenti e ottiene ottimi risultati occupazionali, specie in Lombardia e Veneto; l’Ip coinvolge invece, sempre su scala nazionale, circa 550mila alunni e 60mila docenti, ma è in grave affanno con elevatissimi tassi di abbandono (38% nei primi due anni).

“I centri di formazione professionale offrono un prezioso servizio educativo – ha evidenziato l’assessore – ma sono chiamati ad affrontare una sfida epocale: da un lato la contrazione demografica, che ha fatto pressochè dimezzare il numero dei potenziali iscritti rispetto agli anni Ottanta; e dall’altro le trasformazioni tecnologiche e organizzative nel mondo del lavoro, che impongono ai centri della formazione professionale di ripensare modelli e profili e di addestrare i giovani a comprendere e combinare competenze diverse e conoscenze generali di alto livello”.

“Il sistema dell’istruzione e formazione professionale – ha affermato l’assessore – deve fornire competenze trasversali, comportamentali, settoriali e professionali, in una prospettiva di formazione continua, che dura tutta la vita. I temi chiave sono l’innovazione e le tecnologie abilitanti in una logica 4.0. Le nostre scuole devono attrezzarsi per i cambiamenti, pensando a nuovi target, come l’inclusione nel mercato del lavoro, e a rafforzare il proprio rapporto con le aziende”.

La recente legge regionale sul sistema educativo (Lr 8/2017) consentirà per la prima volta ai ragazzi iscritti ai percorsi di istruzione e formazione professionale, di arrivare direttamente alla formazione terziaria degli ITS Academy, i percorsi biennali di alta formazione che formano i super-tecnici del futuro e che vedono la Regione Veneto ai vertici della classifica nazionale.

“La prospettiva della verticalizzazione dei percorsi, cioè di creare canali formativi integrati con uno o due anni in più di frequenza – ha anticipato l’assessore – è una delle strategie per aggiornare e potenziare il nostro sistema formativo professionale. La scorsa settimana la Giunta regionale ha già approvato un provvedimento che darà il via alla costituzione dei Poli tecnico professionali e ai primi corsi di specializzazione tecnica (il cosiddetto quinto anno) che partiranno con il prossimo autunno. E’ una novità impegnativa, che richiederà sinergie ed alleanze, ma rappresenta una via obbligata per investire sull’alta formazione e rispondere alle richieste di un mondo del lavoro che esige giovani sempre più preparati e con competenze sempre più specializzate e al tempo stesso flessibili”.

Comunicato Stampa Regione Veneto del 24/04/2018

 


Hai trovato interessante questo articolo? Condividi la tua opinione sui social taggando la nostra pagina @CNOSFAPveneto, o scrivici a redazione@cnosfapveneto.it. Raccoglieremo i migliori spunti di riflessione e li aggiungeremo a questo articolo.

CNOSFAP-veneto-bottone-iscrizione-newsletter-per-articoli

 

Condividi questa notizia!