Veneto – Obiettivi 2030 di sviluppo sostenibile

Gli obiettivi di sviluppo fissati dall'Unione Europea da raggiungere entro il 2030. Nell'articolo i punti salienti per la Formazione Professionale.

25 settembre 2015, giorno nel quale viene adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per il benessere delle persone, la protezione dell’ambiente e la prosperità dei Paesi.

L’Agenda prevede di raggiungere, entro il 2030, 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs), finalizzati a un modello di sviluppo che coniughi il progresso economico con lo sviluppo sociale e l’attenzione verso l’ambiente, in grado di assicurare una società più equa e prospera, nel rispetto delle generazioni future.

Gli SDGs tracciano la rotta, fungono da bussola per tutti i Paesi in una prospettiva a lungo termine, aiutano a orientare per migliorare il nostro habitat, la nostra economia e le nostre vite.

I 17 obiettivi, declinati in 169 target, si basano sugli obiettivi di Sviluppo del Millennio e mirano a completare ciò che questi non sono riusciti a realizzare; sono tra loro strettamente interconnessi e indivisibili e bilanciano le tre dimensioni dello sviluppo.

I PUNTI SALIENTI PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

Tra i 17 obiettivi, 3 riguardano strettamente il mondo della scuola e il futuro dei nostri giovani.

PUNTO 4 – Istruzione di qualità: fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento permanente per tutti.

PUNTO 8 – Lavoro dignitoso e crescita economica: incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti.

PUNTO 10 – Ridurre le disuguaglianze: ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le nazioni.

PUNTO 4 – ISTRUZIONE DI QUALITÀ

Il punto 4 è estremamente collegato a molti degli altri e per alcuni aspetti rappresenta un punto di partenza senza il quale gli altri goal sarebbero difficili da raggiungere. Infatti, un’istruzione di qualità pone le basi per la crescita della società: senza lo sviluppo del capitale umano non si può ad esempio sconfiggere la povertà, la fame, garantire un lavoro dignitoso e ridurre le disuguaglianze.

Un’istruzione di qualità è la base per migliorare la vita delle persone, per apprendere e adottare stili di vita sani, contribuire a società più pacifiche e raggiungere lo sviluppo sostenibile.

Maggiore offerta di competenze e abilità nella forza lavoro e il loro pieno utilizzo sono le chiavi di volta per la crescita economica e occupazionale e per promuovere l’inclusione sociale delle persone.

L’istruzione, infatti, gioca un ruolo chiave nel fornire alle persone le conoscenze e le competenze necessarie per partecipare attivamente alla vita sociale ed economica e nel contribuire all’ampliamento delle conoscenze scientifiche e culturali.

Qui puoi leggere il documento Punto 4 nella sua versione integrale.

PUNTO 8 – LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA

Il punto 8 pone l’attenzione sul connubio tra crescita e sostenibilità: è essenziale, infatti, creare i presupposti per uno sviluppo economico che contrasti il degrado ambientale anziché alimentarlo, che incentivi un mercato del lavoro capace di generare effetti inclusivi anziché accrescere le disparità.

L’elevata disuguaglianza dei redditi rappresenta una minaccia per la crescita e la sua sostenibilità di lungo periodo; le disparità di opportunità rallentano la mobilità sociale, con evidenti ripercussioni sulla qualità della vita.

In tale contesto, è compito del sistema di welfare fornire le garanzie di accesso ai diritti fondamentali tra i quali il lavoro: la mancanza di una “buona occupazione” ha senza dubbio un impatto negativo sul livello di benessere della persona, nonché sul futuro del Paese.

Non si tratta solo di creare posti di lavoro, ma anche di sviluppare qualità dell’occupazione.

Qui puoi leggere il documento Punto 8 nella sua versione integrale.

PUNTO 10 – RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE

In assenza di adeguate strategie di intervento, diversi fattori, come la globalizzazione, le innovazioni tecnologiche, le mutazioni del mercato del lavoro, nonché le migrazioni e le nuove tendenze demografiche, possono alimentare una polarizzazione tra “vincitori” e “vinti”.

Il punto 10 esorta i Paesi ad attuare politiche e interventi per eliminare qualunque disparità all’interno del Paese: di reddito e ricchezza, ma anche quelle basate sul sesso, l’età, la disabilità, la razza, la classe sociale, la religione, l’etnia.

Nel promuove l’inclusione sociale a livello globale, pone particolare attenzione alla mobilità e alle migrazioni delle persone, con l’intento di renderle ordinate, sicure, regolari e responsabili, tramite l’attuazione di politiche migratorie program- mate e ben gestite.

Qui puoi leggere il documento Punto 10 nella sua versione integrale.

VENETO SOSTENIBILE

Qui puoi trovare l’intervento di Luca Zaia che presenta il lavoro portato avanti dal Veneto raggiungere gli obiettivi fissati dall’Europa. E il documento completo di tutti i punti.

Clicca qui.

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