Il ruolo delle scuole professionali in Veneto

Indiscusso il loro apporto nel formare i giovani e prepararli ad affrontare il loro futuro sia come cittadini che come professionisti.

CNOS-FAP Veneto Il ruolo delle scuole professionali in Veneto

L’Assessore Elena Donazzan, attraverso il progetto “Smile” sottolinea ancora una volta l’efficacia delle scuole professionali del veneto nel preparare i nostri giovani ad affrontare il loro futuro, sia professionale che di uomini e donne.

Un progetto, questo in particolare, che ha permesso ai giovani coinvolti di fare anche una straordinaria esperienza sociale, sostenuta dalle aziende partner.

L’assessore alla scuola e formazione della Regione Veneto Elena Donazzan ha partecipato stamane alla conferenza stampa di presentazione dei risultati di “Project Smile”: un progetto di alternanza scuola-lavoro promosso per il  secondo anno consecutivo dall’istituto tecnico. “Enrichetta Usuelli Ruzza” di Padova, indirizzo professionale odontotecnico, in collaborazione con gli odontotecnici della CNA di Padova, per la realizzazione di protesi dentali destinate alle persone meno abbienti in cura presso l’ambulatorio Caritas di Padova e il Centro Sanitario So.San. di Tombolo (PD).
 
“Il ‘progetto Sorriso’ – ha dichiarato l’assessore Donazzan – è un modello di alternanza scuola-lavoro ben strutturato, che coniuga coniugato il raggiungimento di specifiche competenze con la solidarietà: grazie alla collaborazione fra Istituto Ruzza e l’azienda Ma.Vi. Dental, gli studenti hanno potuto conoscere da vicino un settore che vanta una sempre maggior richiesta di manodopera qualificata, cimentandosi nella realizzazione di protesi dentali destinate a pazienti che fanno molta fatica ad accedere alle cure odontoiatriche”.
 
“Ancora una volta – ha aggiunto – le scuole professionali del Veneto si riconfermano trampolini di lancio verso soddisfacenti prospettive di lavoro e di vita, una vera e propria garanzia formativa e occupazionale per gli studenti che le frequentano, ma anche centri di formazione  e di educazione integrale delle persone”.
 
“E’ significativo, infatti,  il risvolto sociale e umanitario di questa bella iniziativa – ha sottolineato la referente delle politiche per la scuola, la formazione e il lavoro della Regione Veneto –  gli studenti hanno avuto la possibilità di consolidare le proprie competenze facendo del bene, ridonando un sorriso a persone di differenti nazionalità, storie e culture, che non avrebbero potuto permettersi un adeguato livello di cura . Questo progetto, con i suoi partners associativi ed imprenditoriali, dà dimostrazione della capacità inclusiva del veneto, regione nella quale  un abitante su quattro è impegnato nell’associazionismo e nel volontariato. Complimenti dunque agli studenti e agli insegnanti per aver dato vita a questa iniziativa, ed un grazie particolare all’imprenditore Patrizio Marcato per l’altruismo e la lungimiranza dimostrate”.

Comunicato stampa Regione Veneto N° 898 del 04/06/2019
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