In Veneto 7 tirocini su 10 si trasformano in contratti di lavoro

Le nuove linee guida per i tirocini formativi cercheranno di favorire ancora di più l'incontro tra domanda e offerta di lavoro.

CNOSFAP veneto 7 su 10 tirocini trasformati in contratti lavoro

La Regione Veneto conferma l’efficacia dei tirocini formativi e sottolinea la volontà di continuare a muoversi per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Confermate le nuove linee guida regionali in materia di tirocini, che cercheranno di agevolare ulteriormente i datori di lavoro che avranno la necessità di sperimentare i futuri lavoratori, e i giovani e/o soggetti svantaggiati che hanno diritto ad un’esperienza di lavoro dignitosa.

Se vuoi approfondire qui trovi il nostro focus sui tirocini formativi in Veneto.


Comunicato stampa N° 1341 del 05/10/2017

“Sette tirocini su 10 attivati in Veneto si sono trasformati in contratti di lavoro nell’ultimo anno. Un dato estremamente lusinghiero, certificato dalla banca dati di Veneto Lavoro, che conferma la validità di questo strumento per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro”. Lo sottolinea l’assessore alle politiche per la formazione e il lavoro della Regione Veneto che oggi ha presieduto la Commissione regionale di concertazione tra le parti sociali dedicata a definire le Linee guida regionali in materia di applicazione di questo istituto.

Le nuove Linee guida regionali in materia di tirocini modificano la normativa vigente, secondo le indicazioni della Conferenza Stato regioni del 25 maggio 2017. “Il testo – osserva l’assessore – è frutto di un lungo lavoro di concertazione tra tutti soggetti del territorio, coinvolti a vario titolo in questa misura di politica attiva del lavoro. La Regione del Veneto si è fortemente impegnata al fine di rispettare il termine di sei mesi dettato dalla Conferenza per l’adeguamento delle modifiche delle regolamentazioni regionali e rendere così operativo l’utilizzo di questo strumento contrattuale”.

“Non si tratta di un mero recepimento – precisa l’assessore – ma di una traduzione dei contenuti delle Linee guida nazionali che tiene conto del contesto imprenditoriale e del mercato del lavoro del Veneto. Gli assi portanti sono la qualificazione dello strumento del tirocinio, e nel contempo, l’introduzione di un sistema sanzionatorio che scoraggi situazioni di abuso o di utilizzo distorto di una preziosa opportunità per i giovani, e non solo”.

La Commissione regionale di concertazione tra le parti sociali ha pertanto cercato di fare sintesi tra le esigenze dei datori di lavoro, che hanno la necessità di sperimentare le potenzialità dei futuri lavoratori, e dei tirocinanti, siano essi giovani o soggetti svantaggiati, che hanno diritto a un’esperienza in situazione lavorativa rispettosa delle norme e dell’esigenza formativa propria del tirocinio.

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