ClicLavoro Veneto ha pubblicato un approfondimento sull’importanza dell’aggiornamento delle competenze all’interno del mercato del lavoro.
Il tasso di occupazione è tornato ai livelli pre-crisi ma questo non toglie la presenza di alcune criticità che dovranno essere affrontate nei prossimi mesi.
Cresce il numero di lavoratori assunti part-time e rimane elevata la disoccupazione giovanile.
“Oggi il lavoro è sempre più spesso precario, poco qualificato e scarsamente retribuito”.
Il mercato del lavoro registra un aumento delle richieste per le qualifiche di alto livello così come sono in aumento le richieste per le qualifiche di basso livello.
Il mercato del lavoro in forte evoluzione ha portato …
una maggiore richiesta da parte delle industrie di laureati e lavoratori qualificati e un un effetto “travaso” dal settore industriale a quello terziario dei lavoratori meno qualificati.
Risulta complicato per le aziende trovare lavoratori qualificati che rispondano alle esigenze del tessuto produttivo. Con la componente digitale che rappresenta una delle competenze più richieste in fase di assunzione.
L’analisi rileva anche una poca valorizzazione da parte delle aziende dei lavoratori qualificati.
Il mercato del lavoro si sta comunque spostando verso una direzione chiara con
un’ampia diffusione dei “lavori ibridi”, mestieri che prevedono mansioni più ampie rispetto a quelli tradizionali e competenze più complesse.
Ruolo importante lo avranno tutte le realtà che si occupano di orientamento e di accompagnamento al mercato del lavoro. Così come le Scuole che dovranno interpretare e adeguarsi ai cambiamenti del mercato del lavoro per formare professionisti in grado di soddisfare le richieste delle aziende.
La formazione giocherà un ruolo fondamentale nei prossimi anni.
L’aggiornamento delle proprie competenze, anche trasversali, è per il lavoratore un fattore chiave in termini di competitività e una garanzia di sicurezza nella transizione.
Sono però ancora poche le aziende che investono in questo ambito. Solo il 60% delle aziende, secondo il rapporto pubblicato, offre opportunità di formazione continua ai propri dipendenti.
La formazione non deve essere considerata solo un diritto ma anche un dovere di ogni individuo, perché solo facendosi carico del proprio bagaglio di abilità e competenze, professionali e trasversali, ci si può garantire un percorso lavorativo stabile e duraturo.
L’editoriale pubblicato da ClicLavoro Veneto è disponibile qui.